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I DISPOSITIVI DI
GESTIONE

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“La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. La scuola non può interpretare questo compito come semplice risposta a un’emergenza. Non è opportuno trasformare le sollecitazioni che le provengono da vari ambiti della società in un moltiplicarsi di microprogetti che investano gli aspetti più disparati della vita degli studenti, con l’intento di definire norme di comportamento specifiche per ogni situazione. L’obiettivo non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive”.

(Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012)

Che cos'è?

Semaforo: segnalatore rosso e verde, situato vicino alla porta dell’aula; chi esce per andare in bagno non alza la mano ma gira il segnalatore sul rosso e al rientro lo dispone nuovamente sul verde. 

Pesce, serpente, gufetto/gatto/ persona: immagini, disegni o oggetti tridimensionali il cui significato è riconosciuto dai bambini. Il pesce corrisponde alla richiesta di silenzio. Il serpente ricorda che è necessario parlare a bassa voce; il gufetto/gatto/ persona viene posto sull’isola, in cui l’insegnante sta svolgendo un’attività specifica con i bambini e che non può essere interrotta da richieste non urgenti.

Cartellini assenze mensa: cartelli o schede predisposte, per indicare le presenze al servizio-mensa, e le altre informazioni necessarie al servizio stesso.

Perché?

Semaforo. Per rendere autonomi e responsabili gli alunni e per limitare le interruzioni durante lo svolgimento delle attività.

Pesce, serpente, gufetto-maestra. Per allenarsi  a gestire il tono della voce; per avere  nel corso della giornata scolastica momenti di silenzio. Per imparare ad attendere; per cercare di trovare a livello individuale o di gruppo delle strategie risolutive autonome nel momento in cui la maestra è impegnata a spiegare in un gruppo.

Cartellini assenze mensa. Per rendere consapevoli  e responsabili gli alunni di un aspetto organizzativo della scuola ed evitare le  interruzioni dovute all’ingresso durante il lavoro.

Quando?

Semaforo. L’utilizzo è quotidiano. Possono prevedersi momenti o fasce orarie in cui gli alunni sono invitati ad usare il semaforo ed altre in cui l’utilizzo è limitato solo alle urgenze (classi più alte).

Pesce. Quando l’attività deve essere svolta in modo individuale e in silenzio è usato per un tempo limitato e sostenibile dagli alunni.

Serpente è impiegato durante il lavoro a piccoli o grandi gruppi. Il tempo d’utilizzo è fissato e comunicato dall’insegnante all’inizio dell’attività.

Cartellini assenze mensa. Uno o due incaricati lo compilano all’inizio della giornata.

Il pesce e il serpente si sono rivelate simbologie più efficaci durante i primi anni scolastici.

Come?

 Semaforo. L’utilizzo è consentito ad un alunno per volta. Il bambino/a che ha necessità di uscire gira il semaforo sul colore rosso, senza chiedere il permesso all’insegnante; al rientro si ricorda di mettere l’indicatore sul colore verde.

Simboli. Un bambino incaricato distribuisce i simboli, ( pesce, gufo serpente) in base alle attività, 

gli stessi alunni suggeriscono quali modalità di comunicazione possono adottare in quel momento.

Cartellini assenze mensa. Si compilano all’inizio della giornata.

Attenzione!

Condividere con tutti i docenti le azioni e le regole concordate attuandole con coerenza e continuità.

Nel caso di assenza delle insegnanti titolari, l’insegnante supplente può utilizzare il manuale di sezione/classe dove è raccolta la documentazione relativa al progetto attuato e le prassi adottate.

IL MANUALE DI CLASSE

Che cos'è?

E’ un quadernone, semplice o ad anelli, che i docenti e gli alunni scrivono e costruiscono durante l’arco  dell’anno, può contenere:

  • la documentazione del gruppo 

(componenti delle isole, incarichi, regole adottate, dispositivi di gestione….)

  • i verbali delle assemblee;

  • l’annotazione degli accadimenti ritenuti importanti per la vita della sezione/classe corredato da materiale fotografico e iconico;

Perché?

Per permettere agli alunni e ai docenti di visualizzare e “tenere sotto controllo” il percorso che il gruppo sezione/classe sta tracciando a livello relazionale e sociale.

Per illustrare agli eventuali insegnanti supplenti l’organizzazione adottata.

Per scrivere la” storia della sezione/classe”; storia in cui ogni bambino si sente artefice e protagonista.

Per ricordare e imparare a riflettere su scelte e avvenimenti passati.

Quando?

E’ uno strumento da utilizzare dal primo giorno di scuola e che segue con regolarità la vita della sezione/classe.

Secondo l’età dei bambini, gli insegnanti  predisporranno o promuoveranno un sistema organizzativo atto ad effettuare una compilazione regolare e accurata della vita di sezione/classe.

Come?

Gli insegnanti, guidano o sostengono i bambini, ad individuare i contenuti, a predisporre il materiale e curano che le registrazioni avvengano con regolarità.

Il manuale deve essere sempre a disposizione per la consultazione e la scrittura e quindi avrà un suo posto ben definito nell’aula. Potrebbe essere utile stabilire uno o più incarichi relativi all’attivazione e al    mantenimento di questo strumento.

Attenzione

Definire con gli alunni e i colleghi cosa deve contenere il manuale. Mantenere aggiornato il manuale. Le azioni elencate nel manuale devono corrispondere alle pratiche in atto.

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